Acerenza è un borgo della Basilicata ritenuto tra i più belli d’Italia che nasconde una leggenda e sembra custodisca il Sacro Graal.

Acerenza è un piccolo borgo che si trova in provincia di Potenza, in Basilicata. Noto per essere uno dei borghi più belli d’Italia, ha rappresentato per anni un importante crocevia per il passaggio dei cavalieri templari.

Secondo una leggenda ospiterebbe una delle reliquie più ambite da secoli, il Sacro Graal.

Il borgo si trova su una collina di tufo, a 800 metri, dalla quale domina la vallata.

Acerenza è anche detta “città-cattedrale”, poiché la Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio è considerata il suo monumento principale.

acerenza

Si tratta di una cattedrale dell’XI secolo, realizzata in stile romanico-cluniacense e tornata ai suoi antichi splendori dopo i restauri operati negli anni ’50.

La Cattedrale di Acerenza dedicata a S. Maria Assunta e a S. Canio, è uno dei monumenti più importanti della Basilicata.
Fu costruita nell’IX sec sull’area della chiesa paleocristiana, a sua volta sorta su un tempio pagano dedicato ad Ercole Acheruntino.

Al tramonto risulta particolarmente suggestiva in virtù della luce del sole che passando per il rosone finisce con l’illuminare direttamente l’altare maggiore.

La Leggenda di Acerenza

All’interno della Cattedrale sarebbe celato il Sacro Graal, da cui Gesù avrebbe bevuto durante l’ultima cena e che Giuseppe D’Arimatea avrebbe utilizzato per raccoglierne il sangue durante la Passione di Cristo.

Un calice che secondo le leggende donerebbe l’immortalità a chi dovesse bervi.

La leggenda narra che i Cavalieri Templari avrebbero installato ad Acerenza un punto ristoro di grande importanza per i soldati impegnati nella Sesta Crociata (1227).

Il Santo Graal fu nascosto nella cattedrale di San Canio  e sarebbe stato lo stesso fondatore dei Templari, Hugues de Payns (in latino Hugo De Paganis).

La leggenda della figlia di Dracula

Acerenza è al centro anche di un’altra leggenda. Si parla in questo caso del vampiro più conosciuto, Dracula.

Secondo le narrazioni popolari, nella cattedrale di San Canio riposerebbero le spoglie della figlia di Vlad III, o conte Dracula.  Ad alimentare la credenza la scoperta della rappresentazione di un drago alato, simbolo del conte, su una delle pareti della chiesa.

Altre prove sulla presenza di essa, sono le statue che mordono sul collo le loro vittime.

La leggenda di Lilith 

Un’altra leggenda che riguarda la città di Acerenza è in stile “horror”. Si dice che sia possibile intravedere il demone Lilith nei pressi della tomba, che in tempi passati sembra si aggirasse intorno alla cattedrale per consumare il sangue delle sue vittime.

Una storia che non potrà che scatenare la curiosità dei veri amanti del mistero.

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